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I lavoratori della Vinyls? Che mangino brioches

La protesta dei lavoratori della Vinyls di Ravenna che dal mese scorso non percepiscono lo stipendio, si svolge a presidio sui silos della fabbrica a 50 metri d’altezza, e si caratterizza in modo da essere pacifica, visibile attraverso l’uso di striscioni e bandiere e udibile attraverso il suono di una sirena di allarme dal tono basso che riconduce alle situazioni di emergenza e alla sofferenza di tutto il polo chimico. Evidentemente ieri mattina, qualcuno, infastidito dalla sirena, ha pensato bene di avvertire i Carabinieri, che intervenuti sul luogo hanno invitato i lavoratori in protesta a non avvalersi più della sirena perché disturba. Capito bene? Lavoratori che protestano pacificamente al gelo per difendere il proprio posto di lavoro, il proprio salario, danno fastidio. Questo è il paese dell’ homo homini lupus, zero solidarietà e fanculo se stai per essere buttato in mezzo a una strada. E allora, volete stare sui tetti? Fate pure, basta che non rompete troppo le palle.

5 commenti»

  Marco wrote @

Ma che brutto paese che siamo diventati!

  Leftorium© wrote @

Come hai letto altrove il dissenso da fastidio e va impedito con le buone o con le cattive. Anche questo è Bunga bunga country.

  gians wrote @

Visto che oramai siamo in un clima di pieno federalismo permettimi di anteporre al tuo sdegno quello mio, rispetto ai lavoratori di terra Sarda meglio noti come i reclusi nella casa dei cassaintegrati dell’Asinara. A questo ci porterà il federalismo, una lotta interiore allo stato, che di federale avrà solo i guai portati dalla disoccupazione.

  makia wrote @

vale per tutti i lavoratori che rischiano il proprio lavoro, ci mancherebbe

  gians wrote @

Anche da ubriaco ti voglio bene.


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